Il colloquio di lavoro è chiamato “interview” per la sua modalità di svolgimento tipo intervista e a volte
l’ansia viene forte proprio come se fossimo davanti ad una telecamera a rispondere a domande a cui non si può fare scena muta.
Quali sono le domande più difficili a cui rispondere?
Sicuramente non quelle sui dati anagrafici, sugli studi o sulle esperienze professionali!
Le domande più difficili sono quelle aperte, quelle cui siamo noi a decidere su cosa puntare l’attenzione come ad esempio la prima domanda che si pone per “rompere il ghiaccio”:
- mi parli di lei!
O ancora altri esempi:
- Quali sono i suoi pregi e quali i suoi difetti?
O forse peggio ancora:
- Perché dovremmo scegliere proprio lei?
- Perché vuole questo lavoro?
- Cosa considera più importante nel lavoro?
- Che obiettivi ha raggiunto fino ad ora?
Riuscire a rispondere a queste domande mantenendo il giusto focus, dimostrando che le esperienze e competenze acquisite sono in linea con la posizione di lavoro che interessa garantirà il successo voluto, ma non dimenticare che bisogna essere sinceri e coerenti altrimenti l’intervistatore con qualche domanda di troppo sarà capace di smascherarti!
Non perdere la concentrazione e dimostrati sempre pronto e attento a ciò che dice il recruiter, il trucco è apparire preparati e non tentennare mai prima di rispondere.
Stefania Scamardella
Career Coach
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