Stefania Scamardella

Sviluppare l’empatia per migliorarsi al lavoro

L’empatia è la capacità di connettersi con l’altro in modo autentico e vedere le cose da un punto di vista diverso e soprattutto senza pregiudizi.

L’empatia è dunque necessaria per stabilire rapporti significativi in tutti gli ambiti della vita, dai rapporti personali ai rapporti professionali.

Al lavoro spesso le circostanze prevedono il confronto con persone molto diverse tra loro, e non mancano momenti di tensione e stress generando dunque circostanze cariche di emotività e difficili da fronteggiare.

L’empatia come ci insegna Daniel Goleman nei suoi studi sull’empatia, la leadership e l’intelligenza emotiva favorisce la collaborazione per il raggiungimento di risultati apprezzabili, oltre ad essere alla base della capacità di leadership.

Si deduce dunque che si può essere skillati al meglio per le competenze tecniche, negli studi, ma se non si riesce a stabilire una connessione autentica con il proprio gruppo di lavoro, con i clienti, colleghi, collaboratori e tutta la rete di business non si svilupperanno buone opportunità di successo.

Spesso l’empatia è fraintesa ed è interpretata come l’esigenza di dare il proprio contributo in termini di “Io al tuo posto farei così:….. “, ma per praticare l’empatia bisogna tenere a freno questa spinta.

Sviluppare l’empatia è un gesto di apertura mentale, con la base di interesse e curiosità.

E allora, come si può allenare questa competenza per migliorare le proprie performance lavorative?

  1. Aprirsi a persone e culture diverse

Confrontarsi con curiosità ed interesse a persone con culture, provenienze, educazioni e formazioni diverse apre la mente alla visione di nuovi punti di vista.

Viaggiare e vivere le culture e tradizioni di nuovi posti aiuta a sviluppare l’empatia in maniera spontanea.

Al lavoro si potrebbe approfittare della pausa per conoscere colleghi di altri reparti e che svolgono ruoli diversi dal proprio.

  1. Esci dal comfort zone

Non ripetere sempre le stesse azioni con la stessa abitudine, aiuta a sviluppare l’empatia.

A volte anche cambiare la posizione della sedia e della postazione di lavoro può sembrare destabilizzante, ma aiuta ad allenare una percezione diversa da quella solita.

  1. Sii curioso e fai domande

Avvicinarsi ad altri con curiosità sincera permette di aprirsi a conoscere veramente ciò che l’altro pensa e come agisce dedicandogli piena attenzione.

Porre domande aperte (non quelle che prevedono in risposta un Si o No) favoriscono la conoscenza approfondita dell’altro e del suo punto di vista.

Al lavoro spesso le domande possono essere fraintese, ma se lo si fa con sincera curiosità, anche un collega senior si può sentire gratificato dal raccontare di sé. 

  1. Controlla i pre-giudizi

Nell’ambito lavorativo spesso ci si ritrova a lavorare con persone di culture, religioni, provenienze diverse dalle proprie. Spesso questo crea dei muri sin dalla prima impressione.

Tenere a freno questi giudizi e aprirsi all’altro favorisce il lavoro di squadra e la collaborazione vincente.

Provare ad avvicinarsi a quel collega di nazionalità diversa farà scoprire abitudini nuove e anche utili da applicare nella propria vita.

  1. Cerca ciò che ti accomuna all’altro!

Partire dalle differenze non aiuta di certo e di questo i neuroni specchio ci danno conferme quotidiane, ma per avvicinarsi all’altro si può sicuramente partire da ciò che accomuna.

Di un collega di diversa provenienza, sicuramente c’è in comune la condivisione lavorativa con la stessa azienda, è già un buon punto di partenza! 😉

 

Non c’è bisogno di fare tutto insieme e subito!

Basta sviluppare un punto alla volta ma applicato con continuità e costanza porterà grandi cambiamenti! D’altronde come dice Goleman:  “Se non provi empatia e le tue relazioni personali non sono efficaci, non importa quanto ti ritieni intelligente: non arriverai lontano”.

Aspetto di conoscere la tua esperienza 🙂

Stefania Scamardella

Career Coach

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